
- Questo evento è passato.

Gli archivi nelle sommosse e nelle guerre. Dall’età napoleonica all’era della cyber war
A cura di: Archivio di Stato di Milano
Referente scientifico: Carmela Santoro
Tipo di Evento: Convegno internazionale
Guerre e sommosse hanno da sempre messo a rischio la sopravvivenza degli archivi, ma l’età napoleonica introdusse, anche in questo campo, novità rilevanti, con le quali conviviamo ancor oggi. Per tutto l’Antico regime gli archivi subirono distruzioni volontarie o divennero bottino di guerra soprattutto per ragioni pratiche, per la volontà di servirsi delle informazioni in essi contenute per governare i territori di nuova acquisizione o, al contrario, per privare il nemico di quelle stesse informazioni. Dall’inizio dell’Ottocento ai giorni nostri si sono aggiunte altre ragioni che, direttamente o indirettamente, hanno messo a rischio gli archivi. Fu proprio Napoleone a voler creare un «grande archivio del mondo» – come illustrato nel volume l’Archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia di Maria Pia Donato – per citare un fortunato volume di recente pubblicazione – raccogliendo a Parigi, la capitale del nuovo Impero, documentazione tratta da tutti i paesi occupati, al solo scopo di simboleggiare la nascita di una nuova storia universale. Da quell’epoca, dunque, il valore storico, ma anche simbolico, degli archivi li ha trasformati in strumenti politici finalizzati ad avvalorare o screditare la legittimità di guerre e rivolte combattute in nome di un’identità nazionale o per ragioni ideologiche.